Nel 2022 l’Istat rileva 32.425 esercizi alberghieri e 192.219 esercizi extra alberghieri.
I flussi turistici, dimezzati nel 2020 e solo in parte recuperati nel 2021, tornano a salire, avvicinandosi molto ai valori registrati nel 2019: sono 412 milioni le presenze nel 2022, in aumento del 42,5 % rispetto al 2021, e inferiori del 5,7 % rispetto al 2019, con una permanenza media di 3,48 notti.
All’andamento positivo dei flussi turistici negli esercizi ricettivi ha contribuito sia la componente residente, ma soprattutto quella non residente, completamente assente nel 2020 e solo in parte recuperata nel 2021.
La meta preferita sia dai clienti residenti sia da quelli non residenti si conferma il Nord – Est, con una domanda che si concentra principalmente nei mesi estivi: da giugno a settembre il 62,7 % delle presenze dei clienti residenti e il 62,0 % delle presenze dei non residenti.
Negli esercizi ricettivi dei cinquanta comuni italiani più turistici si registrano, nel 2022, 166,8 milioni di presenze, pari al 40,5 % delle presenze totali.
Roma continua ad essere la principale destinazione con circa 29,2 milioni di presenze, raggiungendo quasi, nel 2022, i livelli registrati nel 2019.
Al secondo posto Venezia, con 10,9 milioni di presenze, seguita da Milano con 10,4 milioni. Firenze, dopo le perdite subite a causa della pandemia, torna, come nel 2019, nella quarta posizione della graduatoria delle mete più visitate, nonostante le presenze siano poco più di due terzi (67,4 %) di quelle registrate nel 2019.
Nel 2022 i residenti hanno effettuato 58 milioni e 811 mila viaggi con uno o più pernottamenti, riavvicinandosi ai valori pre-pandemia (+ 31,6 % rispetto al 2021, ma ancora – 23,0 % rispetto al 2019).
La durata media dei viaggi, invece, diminuisce lievemente, attestandosi a 6,3 notti, per un totale di circa 347 mila pernottamenti (+ 23,3 % rispetto al 2021, ma – 15,2 % rispetto al 2019).
In recupero quasi totale le vacanze lunghe (4 notti o più), che tornano ai livelli pre-pandemia, soprattutto in estate, mentre le vacanze brevi (1 – 3 notti), pur registrando un notevole aumento rispetto al 2021 (+ 47,0 %), sono il 26,0 % in meno di quelle registrate nel 2019.
Le vacanze all’estero (19,7 % del totale) mostrano aumenti a tre cifre (circa + 155 %); in crescita anche la scelta di località italiane (+ 18,0 %), meta dell’80,3 % delle vacanze.