Piano Regolatore del Comune di Roma

OSSERVAZIONI ALLA PROPOSTA DI MODIFICA DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE (N.T.A.) DEL PIANO REGOLATORE GENERALE (P.R.G.) DEL COMUNE DI ROMA CAPITALE

Roma, 15 luglio 2023

Redatto da:Antonino Sciortino

Comune di Roma e le XV amministrazioni municipali

INDICE:

PREMESSA

Al fine di inquadrare la proposta di Deliberazione all’Assemblea Capitolina della Giunta, ai sensi dell’art. 10 della Legge n.° 1150/1942, riguardante la variante parziale alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale del Comune di Roma Capitale vigente, approvato con Delibera del Consiglio Comunale n.° 18 del 12 febbraio 2008, occorre evidenziare che il P.R.G. è stato adottato con Delibera del Consiglio Comunale n.° 33 del 19 e 20 marzo 2003 è ormai, da tempo, superato dagli avvenuti cambiamenti radicali delle condizioni sociali, economiche, tecnologiche ed ambientali.

Analisi di sintesi delle modifiche proposte

  1. Semplificazione amministrativa e allineamento agli aggiornamenti normativi intervenuti a partire dal 2008 (D.P.R. 380/01);
  2. Incentivare la rigenerazione urbana soprattutto nelle periferie;
  3. Contrastare la permanenza degli edifici degradati;
  4. Favorire il ricorso all’attuazione diretta e diretta convenzionata al posto di articolati e lunghi programmi urbanistici;
  5. Innalzare il livello di tutela di immobili pregiati e favorire la libera riconversione di immobili di scarso valore architettonico;
  6. Acquisire aree per la creazione della “Città Pubblica” destinate da P.R.G. a verde e servizi ed inattuate.

Osservazioni alle modifiche proposte

In termini generali in tutto l’articolato di proposta di modifica delle N.T.A. del P.R.G. di Roma Capitale si evidenzia, a conclusione del presente paragrafo, la progressiva e, cosciente opera, da parte delle passate e della presente Giunta, di decentramento del “Tessuto Residenziale del Centro Storico” verso le periferie a favore delle attività “Ricettive”, del continuo ed inarrestabile incremento del “Consumo di Suolo” e la sistematica disarticolazione, con il conseguente smembramento incoerente, in riferimento alla complessità dei fattori ambientali e sociali in essere, del Sistema Urbanistico del Comune di Roma.Emerge quindi, l’impellente necessità di dotare il Comune di Roma di un nuovo, moderno e dinamico P.R.G. direttamente connesso con la realtà che sia capace di definire procedure di gestione del territorio sulla base delle necessità del sistema urbano, aggregato multidisciplinare in cui risiedono tutte le attività antropiche che si esplicano nel sistema ambientale.

CONCLUSIONI

È necessario quindi, redigere al più presto un nuovo e più dettagliato Piano Regolatore Generale per il Comune di Roma Capitale che ponga le esigenze dei cittadini, delle realtà economiche e produttive al centro delle politiche territoriali ed in sinergia con l’ambiente in un processo virtuoso e rigenerativo che può e deve essere indotto e supportato dall’introduzione delle nuove tecnologie che permettono già oggi di definire scenari di micro e macro aggregazioni di dati provenienti dal territorio e dai satelliti in un flusso costante ed integrato, al fine di definire processi virtuosi nel governo del territorio che incidano sulle criticità urbanistiche che fino ad ora sono state disattese dall’ormai datato, ma ancora vigente, P.R.G. di Roma Capitale, il quale ha dato origine ad una pianificazione rigida e non legata al reale processo di sviluppo espansivo che di anno in anno depaupera risorse naturali limitate e non riproducibili, pena elevati costi, sull’intero territorio del Comune di Roma Capitale.

Per le città del futuro, definite con un termine anglosassone, da tempo molto di moda, le “Smart City” (Città Intelligenti), gli strumenti, ormai consolidati, introdotti dallo sviluppo delle nuove tecnologie, rappresentano i punti cardine per comprendere le necessità del territorio e dei cittadini.

Attraverso l’afflusso costante delle informazioni provenienti dal territorio e dai satelliti la tecnologia oggi permette di elaborare e definire scenari previsionali sull’attuazione di specifici interventi materiali ed immateriali inseriti nel più ampio contesto di gestione del territoriale Comunale, ma non solo.

Gli scenari di previsione possono quindi supportare ed orientare le scelte politiche e tecniche legate al governo del territorio, in cui la simbiotica relazione tra le attività antropiche e l’ambiente si devono sempre più integrare in una simbiotica interazione finalizzata allo sviluppo sostenibile che preservi le biodiversità ed il territorio dal violento e spesso incosciente agire umano.

Appare evidente come in tutto l’articolato delle Norme Tecniche di Attuazione oggetto della presente analisi l’azione dell’attuale Giunta mira a destrutturare attraverso la “deregolamentazione” il sistema di regole che si è comunque rivelato fallimentare per dare seguito ad un selvaggio “Consumo di Suolo” non antropizzato, al decentramento del tessuto urbano residenziale del Centro Storico verso le zone periferiche della città a favore delle attività “economiche di carattere ricettivo”, al libero e, senza regole, passaggio di destinazione d’uso degli immobili pubblici e privati e, l’evidente disarticolazione dell’ormai obsoleto strumento urbanistico attualmente vigente sull’intero territorio del Comune di Roma Capitale che appare non più rispondente alle attuali esigenze sociali, ambientali, economiche e produttive.