Le caratteristiche di tutto l’articolato del provvedimento di modifica ed adeguamento delle Norme Tecniche di Attuazione del P.R.G. del Comune di Roma Capitale analizzato evidenziano il fallimento del Piano approvato nel 2008, scollegato dal reale sviluppo e dall’attuale assetto urbanistico della Città di Roma, Capitale dell’Italia.
Il provvedimento da cui nasce il presente documento costituisce “Variante Urbanistica” e quindi dovrà essere prima “Adottato” dall’Assemblea Capitolina e, dopo il recepimento delle osservazioni e delle relative controdeduzioni, dovrà essere “Approvato” definitivamente dalla stessa.
Nel periodo che intercorre tra l’adozione e l’approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina, al fine di preservare l’assetto urbanistico del territorio e per evitare che possano essere autorizzate iniziative edificatorie incompatibili con la nuova configurazione del territorio, all’atto dell’adozione entrano in vigore le “Misure di Salvaguardia” come disposto dal D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia riguardante i presupposti per il rilascio del permesso di costruire”.
Immediatamente dopo l’approvazione, nel lontano 2008, dell’attuale P.R.G. del Comune di Roma sono emerse criticità importanti che hanno limitato e, spesso bloccato, come emerso nel presente documento di sintesi, l’attuazione del Piano, certificando oggi, a più di 15 anni dall’approvazione, di fatto il fallimento dello stesso.
Le mutate condizioni sociali ed economiche impongono all’Amministrazione Capitolina di dare seguito non alla modifica ed all’integrazione delle Norme Tecniche di Attuazione posticce e decontestualizzate rispetto alle reali esigenze di una città ferma ai primi anni del secondo millennio, ma alla redazione di un nuovo Piano Regolatore Generale per il Comune di Roma Capitale.
Appare quindi evidente dare seguito ad una forte azione politica interpartitica in seno all’Assemblea Capitolina e tecnica in capo all’Assessorato all’Urbanistica per poter dotare il Comune di Roma di uno strumento urbanistico moderno e dinamico che dia seguito all’attuazione degli interventi ed al monitoraggio costante, con cadenza semestrale, dello “Stato di Attuazione” dei processi urbanistici previsti dal Piano finalizzati allo sviluppo sostenibile del territorio.
Il governo del territorio si deve nutrire di un costante afflusso di informazioni provenienti dallo stesso per dare seguito all’attuazione degli interventi ordinari e straordinari finalizzati al raggiungimento degli obiettivi posti dall’auspicato e, nel presente documento presentato, “Nuovo Modello di Piano Regolatore Generale”, non più legato alle arcaiche esperienze urbanistiche del Novecento che hanno prodotto la frammentata ed incontrollata crescita urbana della città di Roma, ma bensì proiettata, grazie alle straordinarie risorse tecnologiche oggi a disposizione, al prossimo futuro in cui ogni intervento sul tessuto urbano di carattere materiale ed immateriale sia, prima di essere realizzato, analizzato, studiato, inserito in un più ampio quadro urbano, testato e calibrato sulle reali esigenze della popolazione e in sinergia con l’auspicato sviluppo sostenibile ed intelligente del territorio gestito dall’Amministrazione Capitolina.
Tra le forme di degrado che affliggono il suolo nazionale, quello relativo alla “perdita di superfici per interventi di trasformazione del territorio”, a favore di infrastrutture, edifici, discariche, cave o altri interventi che comportano antropizzazione del suolo naturale e della sua vegetazione, evidenzia un vantaggio per i singoli a discapito della collettività, che con la conseguente impermeabilizzazione delle superfici, rappresenta la forma più violenta e di difficile ripristino, pena ingenti investimenti in capo alla collettività, delle attività umane di carattere produttivo, infrastrutturale e residenziale.
Per l’intera nazione questa è sicuramente una minaccia prioritaria, come si evince dalla seguente tabella n.° 1 che ha già causato una perdita di superfici quantificata da I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) pari al 7,6 % della superficie nazionale nel 2020, un territorio esteso quanto la Toscana.
Regione | Suolo consumato 2020 – incidenza percentuale | Suolo consumato 2020 – ettari | Incremento 2019-2020 [consumo di suolo annuale netto – ettari | ||
Piemonte | 6,7 | 169.393 | 439 | ||
Valle d’Aosta | 2,1 | 6.993 | 14 | ||
Lombardia | 12,1 | 288.504 | 765 | ||
Trentino-Alto Adige | 3,1 | 42.772 | 76 | ||
Veneto | 11,9 | 217.744 | 682 | ||
Friuli-Venezia Giulia | 8,0 | 63.267 | 65 | ||
Liguria | 7,2 | 39.260 | 33 | ||
Emilia-Romagna | 8,9 | 200.404 | 425 | ||
Toscana | 6,2 | 141.722 | 214 | ||
Umbria | 5,3 | 44.427 | 48 | ||
Marche | 6,9 | 64.887 | 145 | ||
Lazio | 8,1 | 139.508 | 431 | ||
Abruzzo | 5,0 | 53.768 | 247 | ||
Molise | 3,9 | 17.317 | 64 | ||
Campania | 10,4 | 141.343 | 211 | ||
Puglia | 8,1 | 157.718 | 493 | ||
Basilicata | 3,2 | 31.600 | 83 | ||
Calabria | 5,0 | 76.116 | 86 | ||
Sicilia | 6,5 | 166.920 | 400 | ||
Sardegna | 3,3 | 79.545 | 251 | ||
Italia | 7,1 | 2.143.209 | 5.175 |
Benché in altre Nazioni Europei come l’Olanda, il Belgio e la Germania mostrino livelli di “Consumo di Suolo” superiori, il dato per la nostra Nazione, in un territorio dalla morfologia come quella italiana, in rapporto alle caratteristiche orografiche, si concentra nelle aree pianeggianti al Nord e più in generale nelle fasce costiere che rappresentano una risorsa territoriale preziosa, è allarmante.
Inoltre, il “Consumo di Suolo” si pone in diretto conflitto con l’utilizzo produttivo agricolo, comportando la perdita di superfici da destinare alle attività agricole.
Significativo è il dato di incremento registrato fino ad oggi dagli anni ‘50 il suolo complessivamente urbanizzato è triplicato, con una crescita che non trova riscontro nella demografia, ma è maggiormente correlata all’impetuosa crescita delle infrastrutture stradali ed alla crescente dispersione insediativa, iniziata come “espansione abitativa orizzontale” attraverso la crescita di insediamenti diffusi, di sobborghi, di città satellite, dall’abusivismo edilizio e, consolidata dal “forte decentramento”, di matrice più recente, degl’insediamenti residenziali, industriali, commerciali e del terziario.
A quanto detto occorre aggiungere che le aree del tessuto urbano trasformate, sottratte ad ogni residua funzionalità ecologica, impermeabilizzano il suolo impedendo la filtrazione delle acque piovane, generando di conseguenza l’aumento del rischio idraulico all’interno del tessuto urbano connesso a fenomeni meteorologici intensi ed estremi.
Inoltre, nelle grandi aggregazioni metropolitane, lo sviluppo di isole di calore urbane sono la conseguenza dei fallimentari processi di pianificazione e programmazione urbana di gestione del territorio fino ad oggi adottati dall’Amministrazione Capitolina.
Nel rapporto dell’I.S.P.R.A. (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) del 2021 si evidenzia che nella Capitale si è registrato un incremento delle nuove aree edificate tra il 2019 ed il 2020 pari a di 123,38 ettari, equivalenti a 1.233.800 mq, che corrisponde a più della metà dell’intera superficie della Riserva Naturale di Monte Mario o a poco più 170 campi da calcio (vedi tabella n.° 2, in cui si evidenzia il “Consumo di Suolo” nei n.° 121 Comuni ricadenti nella Provincia di Roma per un totale di 69.995,29 ettari per il solo 2020 – dati I.S.P.R.A.).
Si evidenzia che nel solo Comune di Roma nel solo 2020 il “Consumo di Suolo” è stato pari a 30.255 ettari.
Comune | Provincia | Regione | Suolo consumato 2020 – incidenza percentuale | Suolo consumato 2020 – ettari | Incremento 2019-2020 del Consumo di Suolo annuale netto – ettari |
Affile | Roma | Lazio | 3,4 | 52 | 0,00 |
Agosta | Roma | Lazio | 6,2 | 59 | 0,52 |
Albano Laziale | Roma | Lazio | 27,2 | 646 | 0,99 |
Allumiere | Roma | Lazio | 1,4 | 131 | 0,08 |
Anguillara Sabazia | Roma | Lazio | 7,3 | 546 | 6,00 |
Anticoli Corrado | Roma | Lazio | 2,0 | 33 | 0,00 |
Anzio | Roma | Lazio | 34,9 | 1.522 | 2,09 |
Arcinazzo Romano | Roma | Lazio | 2,4 | 67 | 0,00 |
Ariccia | Roma | Lazio | 26,0 | 482 | 3,76 |
Arsoli | Roma | Lazio | 5,2 | 63 | 0,00 |
Artena | Roma | Lazio | 10,9 | 595 | 1,19 |
Bellegra | Roma | Lazio | 4,8 | 90 | 0,11 |
Bracciano | Roma | Lazio | 3,9 | 563 | – 3,86 |
Camerata Nuova | Roma | Lazio | 0,8 | 33 | 0,00 |
Campagnano di Roma | Roma | Lazio | 8,3 | 390 | 0,96 |
Canale Monterano | Roma | Lazio | 4,3 | 158 | 0,34 |
Canterano | Roma | Lazio | 3,7 | 27 | 0,10 |
Capena | Roma | Lazio | 12,4 | 365 | 1,32 |
Capranica Prenestina | Roma | Lazio | 1,8 | 36 | 0,29 |
Carpineto Romano | Roma | Lazio | 1,2 | 103 | 0,12 |
Casape | Roma | Lazio | 4,4 | 24 | 0,10 |
Castel Gandolfo | Roma | Lazio | 11,6 | 164 | 0,00 |
Castel Madama | Roma | Lazio | 7,3 | 211 | 1,94 |
Castelnuovo di Porto | Roma | Lazio | 8,1 | 248 | – 1,97 |
Castel San Pietro Romano | Roma | Lazio | 3,5 | 53 | 0,25 |
Cave | Roma | Lazio | 13,6 | 243 | 0,11 |
Cerreto Laziale | Roma | Lazio | 3,3 | 40 | 0,11 |
Cervara di Roma | Roma | Lazio | 1,8 | 57 | 0,00 |
Cerveteri | Roma | Lazio | 7,2 | 973 | 5,25 |
Ciciliano | Roma | Lazio | 2,4 | 45 | 0,00 |
Cineto Romano | Roma | Lazio | 3,6 | 37 | 0,00 |
Civitavecchia | Roma | Lazio | 19,8 | 1.458 | – 4,07 |
Civitella San Paolo | Roma | Lazio | 3,5 | 73 | 0,12 |
Colleferro | Roma | Lazio | 22,2 | 599 | 8,49 |
Colonna | Roma | Lazio | 19,5 | 69 | 0,02 |
Fiano Romano | Roma | Lazio | 14,7 | 603 | 2,96 |
Filacciano | Roma | Lazio | 3,7 | 21 | 0,00 |
Formello | Roma | Lazio | 12,9 | 400 | 1,51 |
Frascati | Roma | Lazio | 22,3 | 501 | 2,48 |
Gallicano nel Lazio | Roma | Lazio | 8,5 | 217 | 0,27 |
Gavignano | Roma | Lazio | 5,2 | 78 | 0,00 |
Genazzano | Roma | Lazio | 6,2 | 199 | 0,06 |
Genzano di Roma | Roma | Lazio | 20,6 | 368 | 0,77 |
Gerano | Roma | Lazio | 4,7 | 47 | 0,00 |
Gorga | Roma | Lazio | 1,3 | 34 | 0,00 |
Grottaferrata | Roma | Lazio | 20,4 | 374 | 0,74 |
Guidonia Montecelio | Roma | Lazio | 24,3 | 1.930 | 17,41 |
Jenne | Roma | Lazio | 1,6 | 51 | 0,00 |
Labico | Roma | Lazio | 13,3 | 156 | 0,10 |
Lanuvio | Roma | Lazio | 11,0 | 481 | 0,60 |
Licenza | Roma | Lazio | 2,6 | 46 | 0,00 |
Magliano Romano | Roma | Lazio | 2,7 | 56 | 0,31 |
Mandela | Roma | Lazio | 4,6 | 63 | 0,00 |
Manziana | Roma | Lazio | 8,8 | 211 | 0,36 |
Marano Equo | Roma | Lazio | 3,5 | 26 | 0,00 |
Marcellina | Roma | Lazio | 12,1 | 186 | 0,00 |
Marino | Roma | Lazio | 26,1 | 631 | 3,85 |
Mazzano Romano | Roma | Lazio | 4,4 | 127 | 0,25 |
Mentana | Roma | Lazio | 14,4 | 348 | 0,71 |
Monte Compatri | Roma | Lazio | 13,9 | 340 | 4,18 |
Monteflavio | Roma | Lazio | 2,8 | 47 | 0,00 |
Montelanico | Roma | Lazio | 2,5 | 86 | 0,09 |
Montelibretti | Roma | Lazio | 6,2 | 282 | 1,05 |
Monte Porzio Catone | Roma | Lazio | 15,8 | 144 | 0,89 |
Monterotondo | Roma | Lazio | 15,8 | 644 | 2,61 |
Montorio Romano | Roma | Lazio | 3,6 | 84 | 0,25 |
Moricone | Roma | Lazio | 4,6 | 90 | 0,07 |
Morlupo | Roma | Lazio | 8,1 | 195 | 0,26 |
Nazzano | Roma | Lazio | 6,8 | 85 | 0,00 |
Nemi | Roma | Lazio | 8,6 | 63 | 0,00 |
Nerola | Roma | Lazio | 5,3 | 90 | 0,10 |
Nettuno | Roma | Lazio | 16,4 | 1.171 | 1,11 |
Olevano Romano | Roma | Lazio | 6,2 | 163 | 0,03 |
Palestrina | Roma | Lazio | 13,5 | 631 | 1,06 |
Palombara Sabina | Roma | Lazio | 6,5 | 494 | 0,39 |
Percile | Roma | Lazio | 1,3 | 22 | 0,00 |
Pisoniano | Roma | Lazio | 2,6 | 34 | 0,00 |
Poli | Roma | Lazio | 3,5 | 76 | 0,16 |
Pomezia | Roma | Lazio | 26,3 | 2.272 | 8,59 |
Ponzano Romano | Roma | Lazio | 4,9 | 95 | 0,00 |
Riano | Roma | Lazio | 13,5 | 343 | 12,67 |
Rignano Flaminio | Roma | Lazio | 6,0 | 232 | 0,27 |
Riofreddo | Roma | Lazio | 6,9 | 85 | 8,17 |
Rocca Canterano | Roma | Lazio | 1,4 | 22 | 0,00 |
Rocca di Cave | Roma | Lazio | 2,4 | 26 | 0,00 |
Rocca di Papa | Roma | Lazio | 8,1 | 322 | 0,35 |
Roccagiovine | Roma | Lazio | 2,7 | 23 | 0,00 |
Rocca Priora | Roma | Lazio | 10,6 | 298 | 0,39 |
Rocca Santo Stefano | Roma | Lazio | 3,6 | 34 | 0,37 |
Roiate | Roma | Lazio | 3,0 | 31 | 0,00 |
Roma | Roma | Lazio | 23,5 | 30.255 | 123,38 |
Roviano | Roma | Lazio | 6,4 | 54 | 0,00 |
Sacrofano | Roma | Lazio | 7,4 | 212 | 0,41 |
Sambuci | Roma | Lazio | 3,5 | 29 | 0,00 |
San Gregorio da Sassola | Roma | Lazio | 2,7 | 96 | 0,31 |
San Polo dei Cavalieri | Roma | Lazio | 2,8 | 119 | 0,09 |
Santa Marinella | Roma | Lazio | 12,0 | 585 | 0,00 |
Sant’Angelo Romano | Roma | Lazio | 7,6 | 162 | 0,23 |
Sant’Oreste | Roma | Lazio | 4,1 | 180 | 0,00 |
San Vito Romano | Roma | Lazio | 5,0 | 63 | 0,00 |
Saracinesco | Roma | Lazio | 2,0 | 23 | 0,09 |
Segni | Roma | Lazio | 5,5 | 333 | 0,54 |
Subiaco | Roma | Lazio | 4,7 | 298 | 0,17 |
Tivoli | Roma | Lazio | 16,2 | 1.111 | 4,26 |
Tolfa | Roma | Lazio | 1,9 | 312 | 0,15 |
Torrita Tiberina | Roma | Lazio | 6,0 | 64 | 0,00 |
Trevignano Romano | Roma | Lazio | 4,7 | 185 | 0,81 |
Vallepietra | Roma | Lazio | 0,8 | 42 | 0,00 |
Vallinfreda | Roma | Lazio | 2,0 | 34 | 0,00 |
Valmontone | Roma | Lazio | 14,9 | 609 | 0,03 |
Velletri | Roma | Lazio | 13,4 | 1.578 | 2,32 |
Vicovaro | Roma | Lazio | 4,4 | 158 | 0,08 |
Vivaro Romano | Roma | Lazio | 1,6 | 20 | 0,00 |
Zagarolo | Roma | Lazio | 16,8 | 471 | 1,35 |
Lariano | Roma | Lazio | 14,3 | 322 | 0,30 |
Ladispoli | Roma | Lazio | 24,0 | 621 | 1,62 |
Ardea | Roma | Lazio | 23,9 | 1.717 | 4,54 |
Ciampino | Roma | Lazio | 42,4 | 551 | 3,98 |
San Cesareo | Roma | Lazio | 19,5 | 460 | 2,81 |
Fiumicino | Roma | Lazio | 13,9 | 2964 | 22,91 |
Fonte Nuova | Roma | Lazio | 21,8 | 434 | 1,24 |
Provincia di Roma | 69.995,29 | 271,42 |
Occorre rilevare che il “Consumo di Suolo” è la criticità più evidente a cui le proposte di modifica ed integrazione del nuovo articolato delle N.T.A. del P.R.G. di Roma Capitale non fanno fronte.
Dalla primaria criticità legata all’antropizzazione senza fremi del territorio si generano molteplici altre criticità già evidenziate nel presente testo, a cui si aggiunge il drammatico depauperamento delle biodiversità.
Si evidenzia quindi che una selvaggia e senza vincoli “liberalizzazione dell’edificazione di nuovi ambiti territoriali naturali” incrementerà la già ridotta presenza di superfici naturali nel Comune di Roma.
All’evidenziata cementificazione in atto si affianca la drammatica assenza di una seria e concreta pianificazione e programmazione di interventi finalizzati alla riorganizzazione dell’assetto viario, dei caratteri distributivi e degli aspetti funzionali dell’apparato urbano ed infrastrutturale della “Città Eterna” per la tutela dei monumenti dall’inquinamento e la salvaguardia della salute dei cittadini, purtroppo tutti temi abbandonati da molti decenni al loro destino.
È necessario quindi, redigere al più presto un nuovo e più dettagliato Piano Regolatore Generale per il Comune di Roma Capitale che ponga le esigenze dei cittadini, delle realtà economiche e produttive al centro delle politiche territoriali ed in sinergia con l’ambiente in un processo virtuoso e rigenerativo che può e deve essere indotto e supportato dall’introduzione delle nuove tecnologie che permettono già oggi di definire scenari di micro e macro aggregazioni di dati provenienti dal territorio e dai satelliti in un flusso costante ed integrato, al fine di definire processi virtuosi nel governo del territorio che incidano sulle criticità urbanistiche che fino ad ora sono state disattese dall’ormai datato, ma ancora vigente, P.R.G. di Roma Capitale, il quale ha dato origine ad una pianificazione rigida e non legata al reale processo di sviluppo espansivo che di anno in anno depaupera risorse naturali limitate e non riproducibili, pena elevati costi, sull’intero territorio del Comune di Roma Capitale.
Per le città del futuro, definite con un termine anglosassone, da tempo molto di moda, le “Smart City” (Città Intelligenti), gli strumenti, ormai consolidati, introdotti dallo sviluppo delle nuove tecnologie, rappresentano i punti cardine per comprendere le necessità del territorio e dei cittadini.
Attraverso l’afflusso costante delle informazioni provenienti dal territorio e dai satelliti la tecnologia oggi permette di elaborare e definire scenari previsionali sull’attuazione di specifici interventi materiali ed immateriali inseriti nel più ampio contesto di gestione del territoriale Comunale, ma non solo.
Gli scenari di previsione possono quindi supportare ed orientare le scelte politiche e tecniche legate al governo del territorio, in cui la simbiotica relazione tra le attività antropiche e l’ambiente si devono sempre più integrare in una simbiotica interazione finalizzata allo sviluppo sostenibile che preservi le biodiversità ed il territorio dal violento e spesso incosciente agire umano.
Appare evidente come in tutto l’articolato delle Norme Tecniche di Attuazione oggetto della presente analisi l’azione dell’attuale Giunta mira a destrutturare attraverso la “deregolamentazione” il sistema di regole che si è comunque rivelato fallimentare per dare seguito ad un selvaggio “Consumo di Suolo” non antropizzato, al decentramento del tessuto urbano residenziale del Centro Storico verso le zone periferiche della città a favore delle attività “economiche di carattere ricettivo”, al libero e, senza regole, passaggio di destinazione d’uso degli immobili pubblici e privati e, l’evidente disarticolazione dell’ormai obsoleto strumento urbanistico attualmente vigente sull’intero territorio del Comune di Roma Capitale che appare non più rispondente alle attuali esigenze sociali, ambientali, economiche e produttive.